- Titolo: Ortica
- Titolo originale: Nettle
- Autrice: Bex Hogan
- Traduttrice: Chiara Beltrami
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9791223200520
- Casa editrice: Giunti
mercoledì 26 marzo 2025
Ortica
mercoledì 12 febbraio 2025
The raven cycle
- Titolo: The Raven Cycle - La serie
- Titolo originale: Raven Boys/The Dream Thieves/Blue Lily, Lily Blue/ The Raven King
- Autrice: Maggie Stiefvater
- Traduzione di: M.T. Locatelli
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788804771081
- Casa editrice: Mondadori
Ciò non toglie che Raven Boys sia una serie con moltissimi pregi e che rappresenta una ventata d’aria fresca in un panorama di libri young adult che sembrano ormai tutti usciti da una catena di montaggio. Incredibile che per avere qualcosa di nuovo si debba ricorrere a libri scritti un decennio fa, ma il bello di un romanzo è che può aspettare sullo scaffale per sempre e coglierti al momento perfetto. Infatti, superato il primo terzo del libro, la storia procede in modo sorprendente, soprattutto per chi ormai ha fatto il callo alle eroine belle bellissime che non sanno di esserlo e che sono tenute in ostaggio dai propri ormoni. Qui non ci sono ragazzi e ragazze di una bellezza disarmante ma, fondi fiduciari illimitati a parte, degli adolescenti credibili con molti altri interessi che non riguardino l’accoppiarsi. Secondo me proprio qui arriva il primo colpo da maestra dell’autrice, che ci fa credere proprio dall’incipit che ci sarà una storia d’amore molto centrale e invece non sarà così, dato che saranno i personaggi a trainare la lettura, perché non c’è un unico vero protagonista, ma cinque ragazzi e ragazze ugualmente caratterizzati, con i propri problemi, paure e ambizioni. Ed è per questo, probabilmente, che il primo terzo del libro rappresenta uno scoglio: ci sono cinque psicologie da delineare, cinque vite da spiegare per bene, per cui l’azione non inizia per un bel pezzo. Eppure, una volta che si entra davvero negli eventi, si perdona facilmente la lentezza iniziale perché funzionale a costruire i colpi di scena che si susseguiranno.
Raven Boys è una serie adattissima a chi cerca uno young adult pulito e un po’ vecchio stile. È una serie leggera ma non frivola e scalda il cuore grazie ai suoi personaggi che sembrano uscire dalle pagine talmente sono vividi. Il mio unico rimpianto è di non averla letta prima.
mercoledì 18 settembre 2024
Gifts - I Doni
- Titolo: Gifts - I Doni
- Titolo originale: Gifts
- Autrice: Ursula Le Guin
- Traduttore: Stefano Andrea Cresti
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788804786689
- Casa editrice: Mondadori
lunedì 22 luglio 2024
Krithi K.
- Titolo: Krithi K.
- Autrice: Silvia Benedetta Piccoli
- Lingua originale: italiano
- Codice ISBN: 9788855421317
- Casa editrice: Delrai
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Loro sono Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, premio Nobel per la chimica del 2020 per aver sviluppato la tecnica di editing genetico CRISPR |
mercoledì 17 aprile 2024
A cosa servono le Persone?
- Titolo: A cosa servono le Persone?
- Titolo originale: Leeva at Last
- Autrice: Sara Pennypacker
- Illustratore: Matthew Cordell
- Traduttore: Paolo Maria Bonora
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788817183581
- Casa editrice: Rizzoli
In questo senso, A cosa servono le Persone? si distacca un po’ perché tratta sempre di temi molto delicati in modo pedagogicamente ineccepibile, ma questa volta il tono è più scanzonato, più cautamente ottimista e divertente. Lo stile di fondo mi ha ricordato quello del romanzo Matilda e in un certo senso anche Mira (Leeva in originale) assomiglia alla protagonista di Dahl. Si tratta, infatti, di una ragazzina trascurata dai genitori che guardano a lei solo in un’ottica utilitaristica, nella speranza che la loro figlia possa portare loro soldi o fama. Deve lavorare in casa tutto il giorno, non le è consentito uscire e non può andare a scuola, per quanto lo desideri. Ma per fortuna Mira trasgredisce e riesce a ricavarsi degli posti sicuri in cui crescere ed essere sé stessa all’insaputa dei genitori.
I suoi luoghi sicuri sono gli spazzi condivisi dalla comunità, come la biblioteca, il parco o il teatro e tutte le avventure della piccola protagonista sono funzionali a insegnare alla giovane mente che legge che non c’è grandezza nell’avere tutto per sé: la ricchezza è fatta per essere condivisa affinché chiunque possa stare bene. L’egoismo non porta lontano e nemmeno vivere le altre persone come mezzi per arrivare a un fine. In modo più semplice e diretto, con un lessico e una struttura adatti all’età a cui si rivolge, Pennypacker riassume il concetto kantiano che le persone sono già di per sé un fine, non devono fare nulla per meritarsi di esistere. Ciò è utile anche per ammonire i genitori, qualora leggessero questa storia assieme alle figlie o ai figli, spiegando che non è importante possedere più denaro o perseguire la vanità se non ci si occupa delle persone davvero importanti nella propria vita, ma anche che non le si può soffocare tenendole sotto una campana di vetro per paura che possa succedere qualcosa: le cose terribili possono capitare, ma anche quelle bellissime e non si può vivere in funzione del calcolo delle probabilità di tutto ciò che può andare storto.
A livello di trama, poi, non ho trovato nulla che non andasse: ogni elemento è gestito con maestria e viene inserito solo ciò che a un certo punto sarà funzionale agli eventi raccontati. Non c’è superfluo, tutto quello che viene detto serve a qualcosa e non ho trovato buchi. Per me è davvero interessante questa caratteristica, perché mi capita spesso di riscontrarla nei romanzi per un pubblico tanto giovane (mi era successo anche con La Bottiglia dei Desideri, in cui tutto tornava e la verosimiglianza è stata tenuta fino alla fine), perché spesso nei libri per adulti o giovani adulti questo viene meno.
Non vi stupirete di sapere che consiglio A cosa servono le Persone? a chiunque. È una lettura adorabile, importante e divertente al tempo stesso. Il curriculum di Sara Pennypacker è impeccabile e non si smentisce nemmeno questa volta. Un romanzo adatto a genitori e prole.
mercoledì 27 marzo 2024
Damsel
- Titolo: Damsel
- Titolo originale: Damsel
- Autrice: Evelyn Skye
- Traduttrice: Valentina Zaffagnini
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 988817182195
- Casa editrice: Rizzoli
Il primo che mi viene in mente è qualcosa che vi dico principalmente per coerenza, perché lo dico sempre di ogni romanzo che fa la stessa cosa, ovvero che i capitoli sono narrati sempre con la focalizzazione interna di un personaggio e la protagonista, Elodie, ne copre il 90%, mentre di tanto in tanto spunta fuori un nuovo pov quando alla voce narrante serve dare qualche informazione che sfugge alla conoscenza della protagonista. Su questo punto torniamo dopo e vi spiego perché, per quanto oggettivamente io ve lo debba dire, questa volte mi ha dato molto meno fastidio di altre.
Il secondo e ultimo è che di tanto in tanto il mondo primario si intrufola nel worldbuilding facendo incrinare leggermente la sospensione dell’incredulità. Abbiamo modi di dire che fanno riferimento a un monoteismo verosimilmente assimilabile al cristianesimo e a quanto pare in questo mondo fantastico inventato si studia il latino. Basta. Difetti finiti, ora vi dico tuuuuutto quello che mi è piaciuto, preparate qualcosa da bere, perché questa parte, invece, è più ampia.
Cominciamo dall’inizio: la struttura del romanzo esula moltissimo da quella dei libri per lo stesso target di questo periodo. Infatti, mi sono accorta solo il giorno dopo aver concluso la lettura e averci dormito sopra che in Damsel non c’è romance. Non c’è per niente, anzi, si apre con un matrimonio che però è combinato e avrà conseguenze disastrose. È proprio da qui che è scaturito il mio interesse, perché quando la storia comincia apparentemente va tutto bene, queste nozze sembrano essere la soluzione a tutti i problemi della protagonista, una ragazza nobile solo formalmente perché regna su un territorio poco fertile in cui anche lei deve faticare ogni giorno per sopravvivere assieme al suo popolo. Il matrimonio con il principe Henry le porterebbe una ricchezza tale da poter facilitare la vita della sua gente e risolvere molti dei problemi del suo regno e non sarebbe esclusivamente un’unione di convenienza, dato che lui le piace, sembra l’uomo dei suoi sogni ed è gentile e galante. Apparentemente tutto va bene ed è questo il punto: sta andando tutto talmente bene che a un certo punto deve esserci la fregatura. La sensazione a questo punto è simile a quando si guarda un horror in cui tutti sorridono felici e contenti, ma la consapevolezza di stare guardando uno splatter fa aumentare l’angoscia perché si sa che da un momento all’altro tutto degenererà.
Ho amato Damsel perché è un libro diverso. L’assenza di romance non ha tolto emotività: al contrario, ha aggiunto pathos e ha consentito di creare una storia davvero incentrata sul femminile, sulle sue sfumature e sul potere della vera sorellanza. La storia raccontata in Damsel punta a unire senza retorica o frasi fatte, senza porre due fazioni a scontrarsi quanto le persone coinvolte a venirsi in contro e comprendersi. È questo che mi aspetto dalla narrativa: voglio meno libri fatti con lo stampo e più storie intelligenti e innovative come quella raccontata in questo splendido romanzo che mi resterà nel cuore molto a lungo.
Differenze tra libro e film
Qualche giorno dopo aver concluso di scrivere la prima bozza di questa recensione, ho deciso di guardare il film su Netflix. Ebbene, sto per dire una frase fatta: preferisco il libro. Lo so, lo so, lo si dice sempre, ma nonostante la trama sia grossomodo la stessa, il romanzo è ovviamente più approfondito su tantissime questioni perché ha più spazio.
La solidarietà femminile nel libro è mostrata in tantissimi alti modi, anche nel cambio di punti di vista che ho messo in apertura di recensione come difetto, ma oggettivamente parlando è ottimo come espediente per mostrare che anche le altre donne presenti abbiano dilemmi interiori e si sforzino per aiutare Elodie, per quanto poi il grosso dell’azione si concentri all’interno del labirinto. I vari pov sono quelli delle altre principesse sacrificate, della sorella di Elodie, della sua matrigna e anche della regina, e tutti loro sono funzionali a comprendere meglio le psicologie di tutte le personagge presenti, le loro motivazioni e a non metterle semplicemente sullo sfondo rispetto alla protagonista, come invece accade nel film.
La seconda grande differenza sono gli uomini della storia. L’unico che resta invariato è il padre, mentre gli altri sono molto diversi. Il principe, ad esempio, è molto diverso non tanto nei due incipit, quanto nei due finali, perché ha reazioni completamente diverse e rappresenta modelli maschili quasi agli antipodi. Non posso dirvi di più per non farvi spoiler, prendetela così e se volete ne parliamo in privato su Instagram. Il re, invece, nel film è stato completamente eliminato, è la regina a tendere tutte le fila, anche se nel libro le cose sono molto più complesse e intrecciate di così. I nobili rappresentano la parte privilegiata della società che è disposta a sacrificare innocenti per mantenere lo status quo, questo resta uguale nel libro e nel film, cambiano proprio le motivazioni e le psicologie dei personaggi e per quanto questo possa sembrare marginale, in realtà nella cifra totale fa una grande differenza, perché c’è divario tra chi commette azioni malvagie e chi invece potendole impedire non lo fa.
Come ho già detto, io ho preferito il libro, ma nonostante questo e la differenza nel significato finale che ho percepito, il film non è brutto e si guarda volentieri.
Damsel è quello che mi aspetto dalla narrativa fantastica, non trame trite e ritrite, ma messaggi forti senza retorica ed emotivamente toccanti.
mercoledì 21 febbraio 2024
Streghe all’opera
- Titolo: Streghe all’opera
- Titolo originale: Maskerade
- Autore: Terry Pratchett
- Traduttrice: Valentina Daniele
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788831013895
- Casa editrice: Salani
Nel portare alla luce le idiosincrasie del mondo dell’arte in generale, perché Streghe all’opera racconta anche dei problemi affrontati da chi pubblica un libro e deve inseguire l’editore per farsi pagare, Pratchett mostra, però, di conoscerlo molto bene. Solo qualcuno che ha visto e rivisto il musical del Fantasma dell’opera e letto e riletto l’opera di Gaston Leroux con una matita rossa in mano per correggere cosa non tornava avrebbe potuto scrivere un libro divertente che è anche una chicca per noi appassionate.
In conclusione, se non avete mai letto nulla di Pratchett, dovete assolutamente cominciare, perché in un mondo tanto distruttivo riesce a essere intelligente e mostrare i punti deboli della nostra società senza sfociare nel pessimismo e strappando sempre una risata. In più, se amate l’opera e il musical, Streghe all’opera per voi avrà sicuramente una marcia in più.
mercoledì 31 gennaio 2024
Il Re delle Volpi
- Titolo: Il Re delle Volpi
- Autrice: Fiore Manni
- Lingua originale: italiano
- Codice ISBN:
- Casa editrice: Rizzoli
Trama
Il giorno del suo diciottesimo compleanno, Marian ha ben poco da festeggiare: la madre l'ha promessa in sposa al detestabile Carl Lawrence, e a lei non resta che ubbidire. È proprio nella residenza di campagna del futuro marito che la ragazza incontra una volpe nascosta in un cespuglio. Incredibile ma vero, la volpe le parla. Si chiama Macbeth, e la fa una promessa: se Marian lo aiuterà a tornare a Faerie, il Re delle Volpi in cambio esaudirà qualsiasi suo desiderio. Marian, che per tutta la vita non ha fatto altro che subire le decisioni altrui, non ha dubbi. Questa è l'occasione che ha sempre sognato per rivendicare la sua libertà! Appena varcato il passaggio tra l'Altrove e il mondo di Faerie, però, scopre di essersi cacciata in un mare di guai e che Aleister, il Re delle Volpi, non è esattamente come se lo era immaginato. In compagnia del viziatissimo (ma affascinante) re, Marian dovrà sfuggire a fate vendicative, introdursi nel labirinto sotterraneo dei nani, difendersi da frotte di goblin e da mostri feroci. Ma soprattutto, per la prima volta, dovrà imparare a far sentire la propria voce. Una storia di magia, amore e crescita personale, che ci riporta alle atmosfere dei romanzi di Jane Austen e di Diana Wynne Jones.
Cominciando dai punti forti del romanzo, fra questi si annovera sicuramente l’ambientazione, infatti se amate l’autunno, i colori caldi e le ambientazioni tipiche del folklore inglese e di alcune delle opere di Shakespeare, questo libro sicuramente saprà accontentarvi. La magia è in ogni cosa e anche nel più piccolo oggetto, che può nascondere poteri miracolosi. Anche lo stile dell’autrice è ottimo, la sua prosa è fluida e matura, misurata e si adatta molto bene alla storia che racconta, senza mai esagerare, non crea situazioni imbarazzanti e risulta credibile anche nella costruzione dei dialoghi, che sono spesso la parte più difficile.
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L’autrice Fiore Manni |
Il Re delle Volpi è un romanzo perfetto per la stagione autunnale e abbastanza cozy, complessivamente piacevole, ma dal quale mi aspettavo qualcosina in più. Sicuramente leggerò altro di Fiore Manni, perché ho apprezzato la sua prosa elegante.
mercoledì 13 dicembre 2023
La Senzanima
- Titolo: La Senzanima
- Titolo originale: The Girl with no Soul
- Autrice: Morgan Owen
- Traduttrice: Adria Tissoni
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788811007227
- Casa editrice: Garzanti
Recensione e commento
Innanzitutto, l’idea di base del libro è davvero interessante e originale: immaginate il mondo dell’Attraversaspecchi, in cui però esiste uno stato di polizia, per cui la popolazione è tenuta costantemente sotto osservazione tramite delle lanterne a forma di occhio che ne sondano le anime per valutarne le proporzioni. Chi non ha un’anima che rientri all’interno dei parametri richiesti dal governo viene estromesso dalla società. Il contesto generale della storia, con queste premesse, si presta a numerose riflessioni e critiche sociali, anche riferite al passato e al presente, e vanno dal classismo sociale, all’eugenetica, al tentativo dei totalitarismi di uniformare il più possibile la popolazione e appiattire le differenze.
Anche la trama in sé, per quanto non sia nulla di particolarmente innovativo, comunque riserva delle sorprese e risulta imprevedibile in molti punti, specialmente per quello che riguarda la risoluzione del mistero.
Eppure, non è tutto oro quello che luccica, perché queste ottime premesse e solide basi di partenza non sono state supportate da una buona scrittura. Leggendo La Senzanima, infatti, la sensazione generale è stata quella di trovarmi davanti a una bozza, una prima stesura tenuta per anni nell’hard disk del computer, nemmeno quella da mandare all’editore. È il tipo di prosa che mi aspetterei da un’autrice amatoriale su wattpad, con tutto il rispetto, più che da una professionista che ha sottoposto a correzione ed editing il suo testo. È come se mancassero due o tre giri di editing e questo si riflette sulla qualità totale del libro, perché inevitabilmente la scrittura diventa anticlimatica, dato che non riesce a creare suspense, e resta in superficie su tutto il resto: i personaggi restano invariabilmente macchiettistici e così il worldbuilding.
In conclusione, è con rammarico che dico che La Senzanima poteva essere un’ astronave e invece è una carriola. Leggerò sicuramente qualsiasi altra cosa l’autrice pubblicherà in futuro, dato che le idee sono buone e con la pratica si può sempre migliorare.
lunedì 20 novembre 2023
La Lingua delle Spine
- Titolo: La Lingua delle Spine
- Titolo originale: The Language of Thornes
- Autrice: Leigh Bardugo
- Illustratrice: Sara Kipin
- Traduttrice: Roberta Verde
- Lingua originale: inglese
- Codice ISBN: 9788804
- Casa editrice: Mondadori
Per me Bardugo è per me croce e delizia, per lei ho scritto le recensioni più entusiastiche e quelle più cattive, quindi per me è sempre un piacere tornare nel Grishaverse, per quanto in punta di piedi e talvolta con timore.
Come leggere i libri di Leigh Bardugo per non avere spoiler:
- Tenebre e Ossa
- Assedio e Tempesta
- Rovina e Ascesa
- Sei di Corvi
- Il Regno Corrotto
- The Language of Thorns (inedito in Italia)
- Il Re delle Cicatrici
- Le Vite dei Santi
- La Legge dei Lupi
Altri (non Grishaverse)
- Wonderwoman
- La Nona Casa
- Hell Bent
Not Quite Dead Yet
Titolo: Not Quite Dead Yet Titolo originale: Not Quite Dead Yet Autrice: Holly Jackson Traduttore: Paolo Maria Bonora Lingua originale: ing...

-
Titolo: Il Mondo di Roccanon Titolo originale: Roccanon’s World Autrice: Ursula K. Le Guin Traduttore: Riccardo Valla Lingua originale: ...
-
Titolo: Lucifero - Angels before Man Titolo originale: Angels before Man Autore: Rafael Nicolas Traduttrice: Naomi Toffalori Lingua origi...
-
Titolo: Cadavere squisito Titolo originale: Cadáver exquisito Autrice: Agustina Bazterrica Traduttrice: Francesca Signorello Lingua origin...